MONTE BIANCO TUTTI IN CIMA

Sabato 2 agosto 2008 ore 8.50


Alle ore 8.50 del 2 agosto tutti e 14 gli alpinisti della Scuola di Montagna NAMASTE’ dell’Alpinista Claudio Mastronicola sono giunti sulla vetta del Monte Bianco a 4810 metri di altezza. Continua, da parte di Claudio, l’inarrestabile progetto delle salite di gruppo sui 4000 alpini, iniziate negli anni 90 e che rompevano un antico tabù che ne dichiarava l’impraticabilità tecnica, etica ed ambientale. Già da qualche anno la Scuola di Montagna Namastè pensava ad un obiettivo ancor più prestigioso: il MONTE BIANCO, il Re delle Alpi.

Per questa insidiosa salita c’era bisogno, prima di ogni cosa, di individuare i collaboratori adeguati; un pool di istruttori capaci di guidare il gruppo in sicurezza e Claudio riesce a coinvolgere nel progetto il suo vecchio compagno di spedizione di Cima Frosinone (Himalaya Indiano- 1992) Alberto MIELE di Cassino, fortissimo alpinista, da anni trasferitosi in Valle d’Aosta per coltivare meglio la sua profonda passione. Claudio, quindi, rompe gli indugi e a novembre dello scorso anno mette ufficialmente nel programma la salita del Monte Bianco. Raccolte le adesioni di massima dirama un intenso e severo programma di allenamento che impegna i partecipanti per tutto l’anno e che è stato alla base di questo indiscusso successo che premia l’intera Scuola e i partecipanti.

L’avventura inizia Venerdì 25 luglio alla volta della Valle d’Aosta per la tradizionale 10 giorni di escursionismo ed alpinismo negli splendidi ed incontaminati scenari naturali del gruppo del Monte Bianco. L’appuntamento, come sempre, è al Bar Caterina presso il casello autostradale di Frosinone, fissato per le 23.00 e raggruppa 50 appassionati desiderosi di iniziare a realizzare l’intenso programma previsto (Vedi alla voce PROGRAMMI).

La mattina di sabato 26 arriviamo con il nostro Bus GT alle 7 alla stazione di LA SPEZIA e subito prendiamo il suggestivo treno per le CINQUE TERRE per il primo dei 5 graziosi borghi liguri che attraverseremo con un trekking tra i più spettacolari d’Italia. In pochi minuti arriviamo a RIOMAGGIORE e dopo averlo visitato intraprendiamo la “famosa” (?) “VIA DELL’AMORE” che apre una giornata davvero indimenticabile. Attraversiamo la storia camminando lungo i cian, le antiche terrazze coltivate a vigneti superando le frazioni abbarbicate sulla roccia; davvero indimenticabile. Il gruppo si gode la bellissima giornata di sole attraversando tutti i borghi MANAROLA, CORNIGLIA, VERNAZZA E MONTEROSSO godendo di panorami davvero mozzafiato. Il mare splendente invoglia anche degli accaniti alpinisti a farsi un bel tuffo ristoratore: inizia, solitario, Claudio nella splendida spiaggetta di Vernazza.

Tutto il gruppo segue l’esempio e fa il bagno a Monterosso prima di riprendere il pullman che trasferirà la comitiva a Genova per la prima serata al Grand Hotel Mediterranée, situato proprio sulla spiaggia. La mattina successiva, alle 7.45, dopo la colazione ci rimettiamo in viaggio per la Valle d’Aosta per l’escursione al MONTE MARS (m. 2600), sito d’importanza comunitaria in una riserva naturale di grande bellezza. Ben 21 alpinisti raggiungono la cima della montagna, mentre tutto il resto della comitiva si porta, per altro sentiero, al Rifugio Coda (m.2280) e può apprezzare una gustosissima polenta valdostana. Lunedì 28 luglio, a gruppi congiunti, è prevista la visita di Cogne e l’escursione alle splendide CASCATE DI LILLAZ con l’impegnativa salita al LAGO DI LOIE nel Vallone di Bardoney. Le condizioni di tutti sono davvero buone e lasciano ben sperare per la salita sul Re Valdostano. Tutto pronto, quindi, per la dura salita al PICCOLO MONTE BIANCO di ben 3424 metri, importante banco di prova fisico (1700 metri di dislivello) e passo fondamentale per il perfezionamento dell’acclimatazione.

Quasi tutti giungono in vetta anche se, in un primo momento sembrava beffardamente essere sfuggita: infatti dopo essere quasi giunti in cima (mancavano circa 150 metri), sul ghiacciaio terminale, ben oltre il Bivacco Rainetto (m. 3046), un improvviso e insidioso temporale estivo costringeva Mastronicola ad ordinare il rientro al bivacco.

Stipati nello storico riparo per circa un ora in compagnia di quattro alpinisti francesi si attendeva un miglioramento; cessate le cattive condizioni, la cordata francese decideva di scendere e rinunciava alla salita; a sorpresa, invece, Mastronicola, nonostante poco rassicuranti nubi che sovrastavano l’area, valutate le risultanza del barometro, decideva di ritentare la salita riuscendo a giungere in vetta ormai alle 13.53. Incredibilmente il cielo e la cima del Monte Bianco, posta proprio di fronte, si aprono e regalano uno spettacolo davvero indimenticabile che ripaga gli sforzi profusi. Stanchi ma soddisfatti i trekkers iniziano la lunga e faticosa discesa verso la lontana Courmayeur. La sera a cena, la famiglia Brunet titolare dell’antico Ristorante Le Vieux Pommier ci festeggia con una succulenta cena a base di piatti tradizionali della Valdigne. Mercoledì 30 luglio è prevista la giornata di riposo ed a gruppi congiunti si sale a La Thuile per l’ascensione alle spettacolari CASCATE DEL RUTOR e la scoperta della suggestiva Valle dei Laghi di Bellecombe.

Ormai la fase preparatoria per l’ascensione al Bianco è quasi completa, Mastronicola ha formato le cordate che renderà note domani dopo l’ascensione al Breithorn, un “facile” 4000 che ha lo scopo di mettere a punto la delicata fase di acclimatazione alla quota. Ben 30 gli alpinisti che Giovedì 31 luglio a Cervinia hanno voluto partecipare all’ascensione del MONTE BREITHORN (m. 4164) in una splendida giornata di sole; entriamo in territorio svizzero e siamo sul Ghiacciaio del Plateau Rosà a m. 3480 per guadagnare il Colle del Breithorn (m. 3826).

Il maestoso Cervino, com’è suo solito, si fa desiderare e si nasconde dietro le sue fedeli nubi protettrici. Ma la nostra fortuna non poteva essere solo una diceria e….oplà, la Grande Becca si scopre per qualche minuto e si mostra in tutta la sua eleganza. La sera, dopo la cena, il capo spedizione comunica la lista degli alpinisti che il giorno dopo dovranno affrontare la salita sul Monte Bianco e la formazione delle cordate la cui composizione ha seguito criteri di omogeneità fisica, tecnica e caratteriale.

Tutto è pronto. Venerdì 01 agosto la comitiva si trasferisce in Francia a Chamonix: il gruppo escursionistico per una escursione sui ghiacciai del versante transalpino del Monte Bianco, mentre il gruppo alpinistico, formato da 14 componenti, presso la stazione della funivia per l’Aiguille du Midi da dove dovrà raggiungere il Rifugio Des Cosmiques (m. 3613). Si aggiunge anche la brava Alpinista Angela Salvio con l’obiettivo di raggiungere la Spalla del Monte Tacul, in uno degli ambienti più grandiosi del massiccio.


GRUPPO ALPINISTICO – SALITA SUL MONTE BIANCO
E’ stato deciso di anticipare la partenza alle 11.00 della mattina poiché le precisissime previsioni svizzere preannunciano bruttissimo tempo in arrivo.

Ed infatti appena raggiunto il Rifugio comincia una cospicua nevicata che avvolge l’intero massiccio. Pranziamo in allegria e tutti e 14 gli alpinisti sono in perfette condizioni; Claudio “invita” perentoriamente tutti a riposare nei rispettivi letti, per consentire al fisico di rilassarsi al massimo nella quiete del pomeriggio. Prima di cena vengono controllati i materiali e gli zaini, realizzato un beefring tecnico per soddisfare tutte le domande ed i dubbi dei partecipanti. Moderata cena senza assunzione di alcolici ed a letto per poche ore. La partenza è fissata per l’una della notte; sveglia a mezzanotte per la colazione. Gli istruttori credono, però, che questi orari non potranno proprio essere rispettati viste le pessime condizioni del tempo.

Fuori imperversa una vera e propria bufera e la nebbia non consente di vedere neanche ad un metro. Si spera che il tempo volga al bello in tempi ragionevoli che consentano l’ascensione alla cima. Alle 23,45 Claudio si alza e, visto il perdurare delle cattive condizioni meteo, comunica a tutti di rimanere a letto poiché non è possibile neanche uscire dal Rifugio. Per fortuna il tempo comincia a migliorare e alle 00.45 gli istruttori decidono di tentare.


Fuori non nevica più ma c’è una nebbia fittissima; del resto non si può indugiare oltre, in quanto un ulteriore ritardo nella partenza comprometterebbe irrimediabilmente la possibilità di giungere in vetta. All’ 01.15 si va alla frugale colazione e si ritirano le borracce piene di the caldo. Alle 02.00 della mattina di Sabato 2 agosto le quattro cordate capitanate da Claudio Mastronicola, Alberto Miele, Stefano Pivot e Massimo Biancheta escono dal rifugio ed iniziano l’ascensione immersi nella fitta nebbia notturna. Le preziose lampade frontali faticano un po’ ad aiutare gli alpinisti ad orientarsi.

Il freddo è pungente ma il ritmo comincia ad essere subito buono, si sta scendendo verso il Col du Midi a m. 3552. Iniziamo subito a salire verso il grande trapezio di neve del Mont Blanc du Tacul (m. 4248) che forma il gradino più basso della colossale scalinata che si alza verso la cima più elevata delle Alpi; i pendii della parete nord si fanno sempre più ampi e superiamo grandi crepacci. Con salita obliqua verso destra raggiungiamo l’ampia cresta nevosa della Spalla del Tacul (m. 4100) e volgiamo a sud scendendo a mezza costa verso l’ampia sella del Col Maudit ( m. 4035). Traversiamo verso ovest (destra) su una terrazza glaciale inclinata e superiamo la zona dei seracchi; traversata una grande crepaccia terminale, per ripidissimo pendio giungiamo alfine al Col du Mont Maudit (m.4345), appena in tempo per vedere lo splendido spettacolo dell’alba tra le eleganti creste ghiacciate del Monte Bianco: siamo senza fiato (Beh !!! però, credo, non solo per l’indimenticabile scenario). La quota comincia a farsi sentire ed il vento freddo si insinua fin dentro di noi, Claudio si sgola fino a perdere la voce per incitarci. Per aerea e facile traversata superiamo elevazioni minori e raggiungiamo il Col della Brenva (m.4303).

Il ripido e faticoso pendio del Mur de la Cote (100 m di dislivello, 45°) porta ad una spalla pianeggiante da cui si prosegue toccando il grosso affioramento dei Petits Rochers Rouges (m 4577) e i modesti Petits Mulets (m. 4690). Claudio è raggiante, il gruppo è compatto, Alberto, Stefano e Massimo sono riusciti ad armonizzare perfettamente il ritmo e la vetta è ormai a portata di mano. Siamo tutti davvero molto stanchi, provati, ma i capicordata non si impietosiscono e tendono spesso la corda. Alle 8.50, dopo 6 ore e 50 minuti la prima cordata poggia gli scarponi sulla cima del MONTE BIANCO. I 14 alpinisti della Scuola di Montagna NAMASTE’ partiti alle due di questa mattina dal Rifugio des Cosmiques hanno vinto (quasi) la loro scommessa. Fa freddo, tira vento, qualche lacrima (qualcuno dice che è… il vento!!) ed una gioia immensa. Baci ed abbracci, le foto di rito. Il forte vento ci impedisce di sostare a lungo in cima ma non di ammirare lo splendido panorama che ci circonda a 360°.

Claudio è commosso perché vede tutti in cima ma sa che siamo solo a “metà strada” ed ordina la lunga, interminabile e faticosa discesa che vedrà tutto il gruppo alle ore 16.00 a Chamonix per un meritatissimo …..gelato.



ALPINISTI
Istruttori Capi cordata
1. CLAUDIO MASTRONICOLA
2. ALBERTO MIELE
3. STEFANO PIVOT
4. MASSIMO BIANCHETA

Alpinisti partecipanti
5. OKSANA BEREZYUK
6. VITO BONETTA
7. MARIO BRINDISI
8. FABIO COLTRE’
9. GIANNI D’ERRICO
10. JEAN IATROUDIS
11. LUCIANO MARTUFI
12. RENATO SPERANDIO
13. GIANLUCA TOMEI
14. ANNA TRASATTI